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L’invenzione delle praline

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 Con il termine pralina, oggi ci si riferisce in modo generico a tutta una famiglia di cioccolatini di vario tipo. Alcuni di questi, sono presenti sugli scaffali dei super mercati e alla cassa dei bar, frutto di veri e propri colpi di genio di maestri pasticceri di cui l’industria si è appropriata. Sono, tutto sommato, poche le persone che conoscono le origini di queste piccole delizie di cioccolato.

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Origine delle praline

Le praline nacquero in Belgio nel 1912 per mano del cioccolataio Jean Nehaus.
Il nonno, suo omonimo, aveva una farmacia nella famosa Galerie de la Reine, ed ebbe la brillante idea coprire il sapore sgradevole delle medicine che vendeva, avvolgendole in zucchero e cioccolato. Ebbe fin da subito un grande successo, e vedendone il potenziale, il nipote Nehaus creò la prima “pralina belga” (dragée – confetto), chiamata così per differenziarla dalla praline francese creata nel XVII secolo da Clément Jaluzot, capo cuoco del conte Plessis-Praslin, che era invece una caramella al cui interno c’era una mandorla ed esternamente era ricoperta da zucchero solidificato.

Caratteristiche della pralina belga


Un guscio di cioccolato racchiude un cuore morbido, talvolta liquido. Sono realizzati con diverse combinazioni di nocciole, mandorle, zucchero, sciroppo e paste spesso a base di latte.

Varianti delle praline

Esistono numerose varianti delle praline, ma le ricette classiche sono 4:
– pralinato con copertura di cioccolato al latte
– panna fresca o burro con copertura di cioccolato fondente
– marzapane ricoperto di cioccolato fondente
– “Manon”, la varietà più famosa: farcita con noce e panna con copertura di cioccolato bianco.

Cioccolatini

Con il termine “praline”, oggi si può far riferimento ad un vasto assortimento di cioccolatini, che sanno accontentare i palati dai gusti più svariati! (Ok, le rime non erano volute, ma un po’ di poesia non fa mai male quando si parla di cioccolato!)
I cioccolatini vengono definiti come “prodotti della dimensione di un boccone”, e le differenti varietà possiedono caratteristiche peculiari in termini di ingredienti, forma, realizzazione, ecc… Vediamo, allora, quali sono queste specialità, ad una ad una!

ALGERINI
Praline di burro di cacao con copertura di mandorle e datteri.

ALPINI
Realizzati con cioccolato amaro e liquore, prendono il loro nome nel 1922 quando Antonio Peyrano li fece assaggiare agli alpini nella vicina caserma, che li apprezzarono dal primo assaggio!

ARABELLE
Queste praline sono create con arance candite, gianduja, cioccolato al latte e confettura di ciliegie.

BACI
Il famosissimo prodotto Perugina, apprezzato per il suo sapore, per il significato romantico, e per il foglietto che contiene frasi d’amore… Questi cioccolatini sono realizzati con cioccolato e nocciole frantumate, ed una nocciola intera alla sommità. Noi abbiamo creato una nostra versione del bacio, con rum e zucchero di canna, il Bacio Cubano.

BOERI
Questi cioccolatini, chiamati anche preferiti, sono composti da uno spesso involucro di cioccolato fondente, che racchiude un ripieno di ciliegia sotto spirito al liquore. Furono probabilmente creati nei primi anni del Novecento dal pasticcere svizzero Emil Gerbeaud.
I famosi Mon Chéri, creati dalla Ferrero, sono una rivisitazione della ricetta classica del boero.

BRASILIANI
Praline al cioccolato grattugiato con caffè e mandorle.

CONCHIGLIE
Il guscio di questi cioccolatini è finemente modellato, e racchiude un cuore ripieno che può contenere vari gusti, tra cui ad esempio il pistacchio.

CREMINI
La peculiarità di questi cioccolatini, sta nella loro composizione a strati sovrapposti: uno a base di cioccolato e burro di cacao, alternato ad uno a base di crema con zucchero e mandorle, ecc…
Cremino Fiat della Majani di Bologna
Un cremino a quattro strati famoso per aver vinto il concorso pubblicitario Fiat nel 1911!

DRAGÉ
Sono confetti realizzati partendo da frutta secca (mandorle, nocciole, pistacchi ecc.) ricoperta di cioccolato. Vengono realizzati con dei macchinari chiamati bassine. Il risultato? Delle gustose sfere lucide!

GIANDUIOTTI
Cacao, zucchero, vaniglia nocciole tostate tritate, danno vita al famoso cioccolatino piemontese. La storia del Gianduiotto è approfondita nell’articolo “storia del Gianduiotto“. Vi invitiamo a provare la nostra realizzazione il Gianduiotto Bocon, oppure se preferite, cimentatevi a farli voi stessi, sono semplici da realizzare! (Vedi ricetta)

“Cioccolato da Ascoltare”

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Di Samuele De Marie

Chef di Cucina e Sommelier

Nato a Cagliari nel 1972, Samuele De Marie muove i primi passi in cucina nel ristorante dell’hotel di sua zia in Germania.

Durante gli anni della scuola alberghiera, arricchisce la sua esperienza professionale nei ristoranti della Val Chisone, fra cui lo storico ristorante “da Malan”.

Prossimo alla laurea, trascorre un periodo in Inghilterra, dove lavora al prestigioso Les Ambassadeurs Club nel quartiere londinese di Mayfair, un esclusivo e storico casinò club fondato in epoca vittoriana, da sempre frequentato da un’esclusiva membership internazionale composta da aristocratici e celebrità; al “Les A”, Samuele acquisisce competenze culinarie avanzate di cucina internazionale e una profonda attenzione al dettaglio.

Tornato in Italia, si specializza nell’apertura di nuovi locali e inizia a collaborare come Chef formatore presso IFSE World di Piobesi, una delle più prestigiose scuole di cucina italiane.

Nel 2010, assume il ruolo di Executive Chef presso la Locanda del Sant’Uffizio, rinomato relais di lusso e ristorante gourmet situato nel cuore delle colline del Monferrato, originariamente monastero del XVI secolo e successivamente trasformato in una struttura di grande fascino. L’esperienza alla “Locanda” segna un punto miliare nella sua carriera, infatti guidando una brigata di cucina, raggiunge nuovi livelli di eccellenza e creatività.

Dal 2012 collabora con Villa La Sorridente dove utilizza l’arte culinaria come strumento per rafforzare coesione e collaborazione all’interno dei team aziendali.