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Chocolate houses

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Londra, metà del XVII secolo. La cioccolata fu molto apprezzata dagli inglesi, e si diffuse in Gran Bretagna al punto che nacquero le chocolate house, locali eleganti aperti a uomini e donne, in cui ci si divertiva tra il gioco dei dadi e le scommesse, parlando di politica e d’amore, ma soprattutto si gustava una cioccolata calda. Questi locali entrarono in competizione con le affini coffee house.

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Famose chocolate houses

Vi erano numerose chocolate house, ma la più famosa era White’s, aperta nel 1967 in St. James street, dove tra le altre cose si potevano acquistare i biglietti per il teatro e l’opera.

Beh, diciamo che per essere un po’ di parte, è doveroso citare anche la non meno importante “Cocoa Tree”, che faceva decisamente concorrenza alla White’s. Aperta nel 1746, era frequentata in particolar modo da uomini politici, che degustavano e complottavano…

Club privati

A poco a poco le chocolate houses più esclusive si trasformarono in veri e propri club privati, riservati a uomini dell’alta società londinese.

Anche la nostra versione di “Cocoa Tree Club”, nasce con l’idea di essere un punto d’incontro per gli amanti del cioccolato, ma siamo lieti del fatto che sia aperta a tutti!

Chocolate house nell’arte – una visione differente

“A Rake’s Progress” è una serie di otto dipinti realizzati da William Horgarth nel XVIII secolo, che raffigurano le vicende di un uomo abituato a dedicarsi a comportamenti immorali.
Uno dei dipinti, che vediamo qui a fianco, raffigura proprio la White’s house, ma con una diversa interpretazione. Abbiamo quindi l’opportunità di vedere un fermo immagine di uno dei probabili aspetti di quella realtà: oltre ad abbigliamento e parrucche dell’epoca, sono raffigurati gioco d’azzardo, risse… Ed un incendio che passa inosservato sullo sfondo. Il tutto rappresentato in questa sorprendente immagine. Questo è davvero ciò che poteva manifestarsi nelle chocolate house del XVIII secolo? La struttura venne descritta come “la rovina della nobiltà inglese” e “l’inferno più alla moda di Londra”.

Abbiamo quindi visto due versioni di queste chocolate house, una più esclusiva dedicata a momenti aristocratici, l’altra di declino e azzardo. Chissà quale rispecchia meglio la realtà dell’epoca!

“Cioccolato da Ascoltare”

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Di Samuele De Marie

Chef di Cucina e Sommelier per diletto.
Frequento la cucina da quando ero adolescente, ho iniziato come Commis nell’albergo di mia zia Adele in Germania, dopo la maturità all’alberghiero e la laurea in economia ho fatto esperienze in Italia e all'estero, negli ultimi anni mi sono dedicato alla consulenza e alla formazione.
Il cioccolato non manca mai nei miei menu.